* Al morire di giorno di una stazione deserta, ruzzolar disordinato di una lacrima persa, al ronzio vendicativo delle onde del mare, una storia a lieto fine che dovrà incominciare, al mondo sempre teso fra i sogni e le stelle, all'aereo che parte vende cara la pelle, al cane da passeggio di una vera signora, a chi hai dimenticato e ti aspetta ancora, alle mani dove puoi appoggiare la fronte, agli occhi di un uomo che fa finta di niente a quello che tu sai di mio, da quello che credi a quello che io so di te, anche se non mi vedi. a quello che tu sai di mio, da quello che credi a quello che io so di te, anche se non mi vedi. Alla strada che da piana si trasforma in salita, a quel metro strano che misura la vita, all'assurdo viver per un facile niente, al tempo caronte che consuma la mente, alla nebbia che cala e ti rallenta la vita, al bambino che piange se non per una matita, alla morte che ci aspetti in ogni luogo comune, a chi uscirà sconfitto dal suo tiro alla fune, al calore del cuore che batte senza domande, alla tua continua assenza che ti rende più grande. A cosa pensi, a me ogni tanto? io non comprendo ma in compenso canto. A cosa pensi, a me ogni tanto? io non comprendo ma in compenso canto. *