Scesi dall'auto in fretta saltai su un treno in corsa cercai ovunque andai cercai pensai di non fermarmi... fermarmi Presi il primo volo in partenza quale scalo quale distanza era un biglietto solo andata scalando fino in vetta la prua sulla rotta del cuore in tempesta Ti incontrai laggiù sull'orlo del mondo al di là della materia finalmente tu non ci speravo più tra gocce di pura luce ti parlai ma la mia voce era solo un'eco lontano Libero veramente ero dal momento che ignorando i media accuratamente la vita circostante guardai più attentamente pensai di non averla vista mai così chiara così profonda infinitamente bella e percettibile molto, molto di più di ciò che si può definire che si può considerare sarebbe come programmare un amore mai non potrai spiegarlo mai anche se il senso non è mai troppo lontano proprio come noi vicini ma equidistanti è impossibile trovarsi come esseri viventi di mondi paralleli mondi paralleli (Grazie a Sabrina per questo testo)