Stella gigante sola, lontana dalle altre io sono qui sono così guardami bene indicarti col dito sono stupito dal bianco accecante che viene Maga portami al Nilo Lascia che attinga al tuo vino chiama l'Iside nata dall'indicare d'Egizi ai vizi di un Era al bere che allevia di un figlio nascosto, le pene Sirio gigante resta, ti prego, mia amante quando all'alba mi sveglio e il cielo con gli occhi, disegno cercando il tuo viso e, nudo mio corpo trasporto nel buio, diviso dal faro sparo di stelle frecce di luna su pelle volo ferito e goccia il mio sangue sul mare infrange silenzio il chiamare d'uomo che sente sparito di Sirio il lucente