Una carezza si corica Sulle creste agitate dell'oceano: Stelline d'oro si accendono E pare il chiasso di una galassia magica. Franta e rifratta si aduna in una corsia La luce che il sole disegna andando via. Stanno due palme dove termina Quella striscia di perline che galleggiano: Fronde fuori fuoco gialleggiano Come fuse nell'oro che le illumina. Anche un gabbiano che passa per quella via Per un istante si indora con la sua scia. Ti prego, taci e volgi gli occhi fin là E resta con me a guardare. Preferisco così E non mi chiedere A cosa penso: è inutile. Preferisco così, ti prego, non insistere. Una carezza si corica Sul mio viso che interpone il suo velo, Sperdo lo sguardo in fondo al cielo E ti resta una faccia fotogenica. Se solo fosse stato ieri, sai Nel metallo prezioso eri un'effige Ma oggi - la mia maschera non dice - Lì ti fondi e per me non tornerai. Guardo nel sole che fugge e mi porta via, Guardo nel sole fingendo la poesia. Ti prego, taci e volgi gli occhi fin là E resta con me a guardare. Preferisco così E non mi chiedere A cosa penso: è inutile. Preferisco così, ti prego, non insistere