Il pasolini di pignon

Il pasolini di pignon 歌词

歌曲 Il pasolini di pignon
歌手 Terror Haze
专辑 Carcerato
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作词 : Ugo Buonfiore
作曲 : Mauro Romano
IL PASOLINI DI PIGNON
Di Ugo Buonfiore
E andrò via da questi posti tra gli incanti nei sobborghi,
ricordando solo i volti e gli sguardi più sconvolti,
nel degrado piu’ totale, evitando di tornare
levitando su per stare senza più dover patire.
Per rimare e per campare,
guadagnare e stare bene con il pane e un po’ da bere
nelle sfavillanti sere contornate di atmosfere
dove brinderò col miele che addolcisce le visioni
delle fervide passioni,
adagiando sugli allori il mio nome tra gli albori di un giorno nuovo a rose e fiori
correndo nelle piantagioni sotto il sole degli amori
che mi porteran dolori oltre le immaginazioni,
di chiunque sbagliando poi perdona,
alla fine che rimane tra le mani di chi intona quanto tutto sia una “sola”
e in lutto sconfortato più non vola,
tra rimpianti e le lenzuola e gridando a squarciagola,
urlerai per sempre: “questa vita ci abbandona!”
e se lei sta per farlo non sarà la mia padrona,
mi ribellerò e combatto, ora basta saò scaltro,
alzerò la mia carcassa trasportandola nelle città,
altre tribù conquisterà, chi le virtù da me trarrà migliorerà la società,
sarà per tutti l’onestà che manca ai tanti in povertà ma anche a chi soldi ne ha,
una bandiera di omertà si incendierà perché sarà
spodestata da chi il mondo salverà e non verrà mica da qua ciò che ci attende già,
sorprendente egli è la, oltre i confini della civiltà,
tra le speranze di un’umanità che sembianze più non ha, ma il destino è scritto già,
parla di me , di voi, di tutto quello che avverrà,
tra menzogne e falsità, carne cruda a sazietà, fantomatiche realtà,
siamo onde contro scogli spinte dall’eternità!
zuo ci : Ugo Buonfiore
zuo qu : Mauro Romano
IL PASOLINI DI PIGNON
Di Ugo Buonfiore
E andro via da questi posti tra gli incanti nei sobborghi,
ricordando solo i volti e gli sguardi piu sconvolti,
nel degrado piu' totale, evitando di tornare
levitando su per stare senza piu dover patire.
Per rimare e per campare,
guadagnare e stare bene con il pane e un po' da bere
nelle sfavillanti sere contornate di atmosfere
dove brindero col miele che addolcisce le visioni
delle fervide passioni,
adagiando sugli allori il mio nome tra gli albori di un giorno nuovo a rose e fiori
correndo nelle piantagioni sotto il sole degli amori
che mi porteran dolori oltre le immaginazioni,
di chiunque sbagliando poi perdona,
alla fine che rimane tra le mani di chi intona quanto tutto sia una " sola"
e in lutto sconfortato piu non vola,
tra rimpianti e le lenzuola e gridando a squarciagola,
urlerai per sempre: " questa vita ci abbandona!"
e se lei sta per farlo non sara la mia padrona,
mi ribellero e combatto, ora basta sao scaltro,
alzero la mia carcassa trasportandola nelle citta,
altre tribu conquistera, chi le virtu da me trarra migliorera la societa,
sara per tutti l' onesta che manca ai tanti in poverta ma anche a chi soldi ne ha,
una bandiera di omerta si incendiera perche sara
spodestata da chi il mondo salvera e non verra mica da qua cio che ci attende gia,
sorprendente egli e la, oltre i confini della civilta,
tra le speranze di un' umanita che sembianze piu non ha, ma il destino e scritto gia,
parla di me , di voi, di tutto quello che avverra,
tra menzogne e falsita, carne cruda a sazieta, fantomatiche realta,
siamo onde contro scogli spinte dall' eternita!
zuò cí : Ugo Buonfiore
zuò qǔ : Mauro Romano
IL PASOLINI DI PIGNON
Di Ugo Buonfiore
E andrò via da questi posti tra gli incanti nei sobborghi,
ricordando solo i volti e gli sguardi più sconvolti,
nel degrado piu' totale, evitando di tornare
levitando su per stare senza più dover patire.
Per rimare e per campare,
guadagnare e stare bene con il pane e un po' da bere
nelle sfavillanti sere contornate di atmosfere
dove brinderò col miele che addolcisce le visioni
delle fervide passioni,
adagiando sugli allori il mio nome tra gli albori di un giorno nuovo a rose e fiori
correndo nelle piantagioni sotto il sole degli amori
che mi porteran dolori oltre le immaginazioni,
di chiunque sbagliando poi perdona,
alla fine che rimane tra le mani di chi intona quanto tutto sia una " sola"
e in lutto sconfortato più non vola,
tra rimpianti e le lenzuola e gridando a squarciagola,
urlerai per sempre: " questa vita ci abbandona!"
e se lei sta per farlo non sarà la mia padrona,
mi ribellerò e combatto, ora basta saò scaltro,
alzerò la mia carcassa trasportandola nelle città,
altre tribù conquisterà, chi le virtù da me trarrà migliorerà la società,
sarà per tutti l' onestà che manca ai tanti in povertà ma anche a chi soldi ne ha,
una bandiera di omertà si incendierà perché sarà
spodestata da chi il mondo salverà e non verrà mica da qua ciò che ci attende già,
sorprendente egli è la, oltre i confini della civiltà,
tra le speranze di un' umanità che sembianze più non ha, ma il destino è scritto già,
parla di me , di voi, di tutto quello che avverrà,
tra menzogne e falsità, carne cruda a sazietà, fantomatiche realtà,
siamo onde contro scogli spinte dall' eternità!
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